HADOKEN!!!
Ma dove colpisce veramente forte, Street Fighter 6, è ancora una volta attraverso il suo solido ed innovativo gameplay. Il team ha deciso di giocarsi il tutto per tutto, con ottime intuizioni, che apportano modifiche importanti: ogni mossa ed animazione ha subìto un intervento chirurgico importante. In primo luogo c'è il nuovo sistema Drive, che aggiunge una nuova barra che puoi utilizzare per gli attacchi potenti in qualsiasi momento. Il punto di svolta è che i round iniziano con questa barra piena, quindi si parte immediatamente con opzioni di danno ad alto rischio. Utilizzare gli attacchi speciali immediatamente potrebbe rivelarsi un errore, ma crea un sacco di varietà tattica. A fronte di una lievissima diminuzione della velocità di gioco rispetto al precedente capitolo, (per darci la possibilità di cancellare in tempo le mosse per concatenarnealtre), abbiamo un’aumentata ed incoraggiata aggressività, che ha reso possibile turni molto più rapidi e fatali nella nostra esperienza; e questo si collega alla seconda innovazione: uno schema di controllo completamente nuovo. Chiamato "Moderno" nelle impostazioni, dà la possibilità di lanciare automaticamente attacchi speciali con un singolo pulsante invece delle classiche combinazioni a più tasti.
Questo tornerà molto utile ai nuovi arrivati e a chi vuole fare pratica, rendendo la barriera all’entrata del sistema di combattimento molto più labile, fino a quando non saremo abbastanza pratici da impostare il sistema pro.
Naturalmente, per coloro che non lo desiderano, ci sono le classiche opzioni di controllo e, quando si è spettatori, è anche possibile vedere un elenco di input dal vivo per darsi un'idea migliore di ciò che le persone stanno effettivamente facendo: un aiuto visivo che può essere un un po' confusionario, all'inizio.
Il risultato finale di queste modifiche e aggiunte è un sistema di combattimento che sembra immediatamente familiare a chiunque abbia giocato a Street Fighter V, con modifiche sufficienti per rendere le cose fresche e solide e dannatamente soddisfacenti.
Fondamentalmente, come nei vecchi capitoli, per vincere contro l’IA a livelli più alti o nell’online, giocheremo sempre e comunque ad un attento gioco strategico, mentre cercheremo di superare in astuzia un avversario con scelte imprevedibili ed una corretta esecuzione meccanica, il tutto coronato da mosse e contrattacchi speciali potenzialmente esplosivi. Una volta pronti, finito di giocare in singolo e completati i vari tutorial, (caldamente consigliati), andare online nel Battle Hub offre un modo davvero fantastico di approcciare il matchmaking, replicando lo stile di un vero arcade. In questo hub online, controlleremo lo stesso avatar del World Tour, che potremo sempre personalizzare pesantemente, (in modo ridicolo), correndo in una sala giochi piena di negozi di cosmetici incentrati su una serie di cabinati di gioco.
Basterà avvicinarci ad uno dei cabinati con un posto vuoto di fronte, per dare il via ad una partita, o sedersi da solo per invitare gli sfidanti, o ancora, semplicemente assistere ad una partita in corso avvicinandoci